Custoza
Il Bianco di Custoza prende nome dall’omonimo borgo, nel territorio del comune di Sommacampagna.
L’area di produzione del vino Bianco di Custoza, occupa gran parte del settore meridionale della fascia di colline moreniche che si sviluppano tra le vicinanze della città di Verona e il lago di Garda.
Comprende in tutto o in parte i territori dei comuni di Sommacampagna, Villafranca di Verona, Valeggio sul Mincio, Peschiera del Garda, Lazise, Castelnuovo del Garda, Pastrengo, Bussolengo e Sona.
Il clima dell’area della doc Custoza è sostanzialmente costante in tutto il territorio.
La zona è caratterizzata da un microclima favorevole non solo alla coltivazione della vite, ma anche alla crescita dell’olivo.
La conformazione dei rilievi collinari permette un riscaldamento diurno delle pendici ed un accumulo notturno di aria fresca, situazioni ottimali per lo sviluppo delle caratteristiche aromatiche delle uve bianche.
Le zone di Produzione
La zona di produzione del Bianco di Custoza si estende su terreni di origine morenica, e su piane fluvioglaciali che sono strettamente interconnesse.
In dettaglio, il paesaggio morenico che caratterizza la zona di produzione della doc Custoza è contrassegnato da una fitta serie di
colline allungate, disposte ad andamento concentrico e prevalentemente dolce, con dislivelli generalmente compresi tra i 50 ed i 100
metri.
Tali colline, essendo costituite dai depositi lasciati dai ghiacciai che formarono il vicino lago di Garda, presentano suoli estremamente variegati e variabili, intervallati da ampie piane ghiaiose.
Caratteristiche organolettiche
Le caratteristiche essenziali del Custoza sono: la freschezza, dalla leggera aromaticità. E’ un vino facile e predisposto all’abbinamento. Mostra anche buone capacità di affinamento nel tempo grazie alla sua ottima acidità. Tra i vini bianchi Italiani Doc, il Custoza non è caratterizzato da un solo vitigno, ma, bensì da un uvaggio tradizionale che valorizza, accanto alle varietà autoctone della garganega, del trebbianello e della Bianca Fernanda, anche altre uve coltivate nella zona: viene in questa maniera a crearsi quella sua tipica ed elevata complessità aromatica che lo distingue dai vini varietali.
I profumi
I produttori di questo vino speciale cercano di esaltare il profumo delicato, floreale e fruttato della garganega, il colore caratteristico del trebbianello ed i sentori leggermente aromatici della Bianca Fernanda (Clone locale dell’uva Cortese).
Il profilo sensoriale che ne scaturisce presenta particolari note fruttate e floreali, accompagnate talvolta da accenni di erbe aromatiche e di spezie.
In conclusione, si può affermare che le varietà di base permettono di definire l’uvaggio che dona l’identità al Custoza, mentre le varietà complementari permettono di arricchirlo con bouquet tipici.
Caratteristiche organolettiche del vino
Il Colore si presenta giallo paglierino, a volte con riflessi verdi o dorati in base al suo stato evolutivo. Al naso si è delicatamente fruttato (frutta bianca e gialla croccante) e floreale, caratterizzato da una leggera aromaticità, con accenni di erbe di prato e, talvolta, una speziatura che ricorda lo zafferano; con l’invecchiamento ovviamente i profumi evolvono in sentori speziati e note fruttate mature. In Bocca la caratteristica principale è la sapidità (localmente si usa dire “salato”), delicatamente morbido, di corpo, talvolta piacevolmente ammandorlato nel finale (a causa dell’uva Garganega). Il disciplinare di produzione prevede inoltre la possibilità di utilizzare altri vitigni come il trebbiano, la malvasia, il riesling italico
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